Strage di Peteano, la nipote: "Con la nonna in cimitero tutti i giorni"

A 50 anni dalla strage terroristica dell'estrema destra i discendenti delle vittime ricordano i carabinieri uccisi

Strage di Peteano, la nipote: "Con la nonna in cimitero tutti i giorni"
La strage di Peteano vista dalla parte dei familiari delle vittime. Luigina Dongiovanni, professoressa, vive in Puglia, a 600 km di distanza dal luogo della tragedia.

Si è assunta il compito di riannodare i fili della memoria, per non dimenticare lo zio Franco e gli altri due carabinieri vittime dell'autobomba, Antonio Ferraro e Donato Poveromo. Lei è nata alcuni anni dopo la morte dello zio, si affida al ricordo della famiglia.

Da qualche anno si è rafforzato il legame con la moglie e la figlia di Ferraro, rimaste a vivere nell'isontino.
Rita Famea è la vedova di Antonio Ferraro, che quando fu ucciso nella strage stava per diventare padre. Antonella nacque 13 giorni dopo. Il papà non lo ha mai conosciuto.

Rita si ritrovò da sola, e ringrazia la comunità di Mossa che l'ha aiutata.
Era la sera del 31 maggio 1972 quando una telefonata anonima riferiva di un'auto, una Fiat 500, crivellata di colpi a Peteano di Savogna d'Isonzo. Ma era una "trappola", perché non appena aprirono il cofano a motore dell'utilitaria, vennero dilaniati da un'esplosione.    

Morirono così, in un attentato poi ricondotto al terrorismo di estrema destra, il brigadiere Antonio Ferraro, di 31 anni, e i carabinieri Donato Poveromo, di 33, e Franco Dongiovanni, di 23.    

Assieme a loro rimasero gravemente feriti altri due militari, il tenente Angelo Tagliari e il brigadiere Giuseppe Zazzaro. Da quella notte sono passati 50 anni. L'auto imbottita di esplosivo scoppiò alle 23.26. Inizialmente le indagini furono orientate verso la pista della delinquenza comune e portarono sul banco degli accusati sei goriziani, poi assolti con formula piena.

Per la strage furono poi condannati all'ergastolo Vincenzo Vinciguerra, Carlo Cicuttini e Ivano Boccaccio. Seguirono indagini e processi anche per depistaggio.