Il macigno del caro energia e delle materie prime

In Friuli Venezia Giulia sette imprese su dieci subiscono le conseguenze dell'aumento dei prezzi. Secondo Confcommercio regge solo il turismo

Il macigno del caro energia e delle materie prime
Il conflitto russo ucraino e l'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime. Sono questi i fattori che penalizzano le imprese in Friuli Venezia Giulia. Sette imprese su dieci sono coinvolte. Il 68% delle imprese del terziario reputa rilevante e pericoloso l'impatto della guerra in Ucraina sulla propria attività. Quasi il 90% lamenta l'aumento del costo dell'energia, delle materie prime e delle utenze più in generale. L'aumento del costo dei trasporti e dei servizi di logistica interessa il 75% delle imprese del terziario. Tengono invece l'occupazione e gli investimenti.

E' quanto si legge nell'indagine dell'Osservatorio Fvg-Format Research per Confcommercio Fvg. Il direttore scientifico Pierluigi Ascani e il presidente Giovanni Da Pozzo sostengono che malgrado la crisi, il turismo è il settore che più degli altri sta dando ottime performance. E poi c'è l'agricoltura: sono oltre 77 mila le imprese extra agricole registrate in regione: oltre 68 mila sono attive .