Affluenza ancora in calo: -9% rispetto al primo turno

Ziberna confermato, Azzano al centrodestra, Codroipo al centrosinistra

Il sindaco uscente rimane alla guida di Gorizia. Cambiano verso gli altri due comuni: vittorie con ampio margine per Piccini e Nardini

Ziberna confermato, Azzano al centrodestra, Codroipo al centrosinistra
Gorizia non cambia: sarà ancora Rodolfo Ziberna a guidare la città, per un secondo mandato che porterà il capoluogo isontino, tra l'altro, a ricoprire il ruolo di Capitale Europea della Cultura insieme a Nova Gorica.

Ziberna aveva il sostegno di cinque liste: Lega, Noi Con l'Italia, lista Ziberna sindaco, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Per lui, 6372 voti, contro i 5.827 di Laura Fasiolo, sostenuta dalla Civica che portava il suo nome, dalla Slovenska Skupnost, da Gorizia è tua, dal Movimento 5 Stelle, dal PD e da Noi-Mi-Noaltris Go!. In termini percentuali, Ziberna ha conquistato il 52,23% dei consensi, contro il 47,77% di Fasiolo, che partiva da uno svantaggio di undici punti dopo il primo turno e che non è riuscita a completare la rimonta. 


Non è bastato, dunque, a Fasiolo, l'appoggio di un campo largo di centrosinistra praticamente al completo, compreso il MoVimento 5 Stelle. Né il sostegno esplicito, sia pure senza apparentamenti, di Antonio Devetag. Sul fronte opposto, un centrodestra che si è compattato sul sindaco uscente, e che l'ha spuntata sia pure con un margine molto ridotto rispetto al primo mandato di Ziberna, che cinque anni fa vinse con quasi 60% dei consensi, conquistando - in termini assoluti - quasi 1400 voti in più.

«I prossimi cinque anni saranno i più importanti, per la nostra comunità, degli ultimi 20 anni vissuti ed anche per i 20 a venire - ha dichiarato all'ANSA Ziberna - perché, nel 2025, saremo Capitale europea della cultura, assieme a Nova Gorica. Anche per questa ragione, dopo aver già annunciato che allargherò la compagine di governo
alla presenza di un tecnico esterno, voglio fare subito un appello ai consiglieri di minoranza. Quelli che ritengono di poterlo e volerlo fare, dicano quali sono i punti dell'agenda sui quali possiamo fare delle condivisioni. Questo pur di aumentare il consenso in aula e della gente. Non un'operazione necessaria, ovviamente, ma simbolica per fare capire all'esterno qual è la sensibilità della città ai fondamentali anni che sta per accingersi a vivere.»

«Mi hanno appena chiamato Tajani e Gasparri e i leader locali di Forza Italia Riccardo Riccardi e Sandra Savino: erano felici per il risultato del partito e della coalizione. Da parte mia, ringrazio tutti i cittadini e chi mi ha sostenuto materialmente in questa campagna elettorale, lunghissima ed estenuante, che si è conclusa a fine giugno. Giuro che sarà la mia ultima, sono sfiancato.»

In Consiglio comunale, peso sostanzialmente uguale per le quattro liste più votate dello schieramento di Ziberna: sei seggi per la Civica che porta il nome del sindaco, per Fratelli d'Italia, e per Forza con Fabrizio Oreti recordman assoluto di preferenze con 273 suffragi; cinque posti per la Lega, e uno per Noi con L'Italia.

Sul fronte opposto, quattro seggi per il PD, due per la civica di Fasiolo e per Noi, Mi, Noaltris Go!, uno per la Slovenska Skupnost. Fuori dal consiglio comunale il MoVimento 5 stelle. 

Tre seggi per lo schieramento di Pierpaolo Martina: oltre al candidato a sindaco, anche due consiglieri dalla lista. Entrano in consiglio anche Franco Zotti e Antonio Devetag.
- CODROIPO CAMBIA VERSO, VINCE NARDINI
Cambiano verso, invece, gli altri due comuni chiamati al ballottaggio. Il centrodestra perde Codroipo - il comune più popoloso della provincia di Udine, dopo il capoluogo - che aveva amministrato per due mandati con Fabio Marchetti. 

Non è riuscita la rimonta a Gianluca Mauro, sostenuto da tutti i partiti del suo schieramento, ma che aveva chiuso il primo turno con sette punti di distacco da Guido Nardini, con le liste del PD e del polo civico. Nardini ha vinto con il 59,61% dei consensi, contro il 40,39% del suo avversario.

In Consiglio comunale, il Polo civico di Nardini avrà 10 seggi, insieme ai 4 del PD. Sul fronte opposto, 3 seggi per Fratelli d'Italia e la Civica che comprendeva anche Progetto FVG e Forza Italia. Due seggi per la Lega. Eletto consigliere anche il terzo candidato a sindaco, Graziano Ganzit.

- IL CENTROSINISTRA PERDE AZZANO DECIMO
Senza storia (ma di segno opposto) anche la sfida di Azzano Decimo. Il nuovo sindaco è Massimo Piccini, che ha ottenuto il 60,18% dei consensi. Per lui, il sostegno della civica "Azzano 33082" e di Fratelli d'Italia, e non quello - almeno sul piano formale - del resto del centrodestra. Una divisione (condita anche da qualche polemica) che non è bastata al centrosinistra, a sua volta arrivato diviso al voto, e che con Enrico Guin, sostenuto dal PD e da "Azzano Insieme-Cittadini", si è fermato al 39,82%. Un altro comune che cambia verso, dopo i dieci anni di amministrazione di centrosinistra, sotto la guida di Marco Putto.

In Consiglio, la Civica di Piccini avrà 9 seggi, e 5 ne avrà Fratelli d'Italia. L'altro candidato del centrodestra, Angelo Bortolus, entra in consiglio: dalla sua coalizione, un rappresentante ciascuno per Lega e Progetto FVG e per la lista civica che comprendeva anche Forza Italia.

Il centrosinistra avrà solo sette seggi: quelli dei due candidati a sindaco battuti, Guin e Panontin, i due della civica "Azzano Insieme", quello del PD, e quello di Azzano Civica.

- AFFLUENZA, NUOVO FLOP
Comun denominatore dei tre ballottaggi, l'affluenza alle urne, in netto calo. In termini generali, si è passati dal 51,85% al 42,99% degli aventi diritto. Disaffezione particolarmente marcata a Gorizia, dove ha votato il 41,58% degli aventi diritto, contro il 42,2 di Codroipo e il 46,81 di Azzano Decimo. In termini assoluti, quasi 5.000 elettori in meno, sui quasi 59mila aventi diritto, rispetto al primo turno.
 TGR