Colf e badanti, tra aumenti dei costi e irregolarità

Famiglie in difficoltà alle prese con aumenti dei costi per colf e badanti. Il fenomeno del nero, destinato ad aumentare

Colf e badanti, tra aumenti dei costi e irregolarità
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Anziana e badante

E' il settore con il più alto tasso di irregolarità. Oltre il 52% di colf e badanti lavora in nero: sul totale di due milioni di lavoratori domestici in Italia, oltre un milione è senza contratti regolari, il quadruplo rispetto alla media nazionale. Sono i dati riportati dal quarto rapporto annuale sul lavoro domestico, elaborato dall'associazione Domina. Una situazione che dipende da più fattori: dai costi più alti dei pagamenti alla mancata conoscenza delle procedure necessarie, fino al fatto che molti lavoratori sono stranieri senza permesso di soggiorno. 
Tra i regolari, in crescita dopo la sanatoria del 2020, oltre la metà sono donne straniere, mentre gli uomini costituiscono il 15%. Il lavoro domestico in Italia, continua la ricerca, ha generato un valore aggiunto di 17,6 miliardi di euro, oltre un punto di Pil, facendo risparmiare allo Stato di 10 miliardi, mentre la spesa - regolare - delle famiglie è cresciuta fino a toccare otto miliardi. 
In Friuli Venezia-Giulia colf e badanti regolari sono quasi 29mila, quasi la metà nella provincia di Udine. A Trieste la massima incidenza di colf (5,6 ogni mille abitanti) e a Pordenone quella di badanti (16,5 ogni 100 anziani). Nel 2021 le famiglie friulane hanno speso, in chiaro, 194 milioni di euro, con un valore aggiunto che si aggira sui 400 milioni. Tutti numeri destinati ad aumentare: nel 2050 in regione ci saranno 66mila ultraottantenni in più cui prestare cure e attenzioni.