"Il progetto è incompatibile": la Soprintendenza per il Pnrr boccia la cabinovia di Trieste

Nuovo stop all'ovovia : a rischio per la Soprintendenza la tutela del paesaggio: proprio sull'impatto ambientale anche l'Arpa ha chiesto maggiori dettagli. Il sindaco: andiamo avanti

"Il progetto è incompatibile": la Soprintendenza per il Pnrr boccia la cabinovia di Trieste
tgr
Progetto ovovia

C'è un nuovo ostacolo sulla strada del progetto della Cabinovia Trieste-Opicina: si tratta del parere negativo della Soprintendenza speciale per il PNRR: "le opere in progetto,
allo stato attuale delle conoscenze, risultano non compatibili con le esigenze di tutela del contesto paesaggistico
circostante", si legge nel documento reso pubblico dal comitato no-ovovia che l'ha ottenuto dopo una richiesta di accesso agli atti. la soprintendenza speciale condivide dunque il giudizio di quella del Friuli Venezia Giulia, che aveva bocciato la variante del progetto che riguarda la parte aerea del collegamento tra il Porto vecchio e il Carso, sulla base di un decreto ministeriale che vieta la realizzazione di «nuovi impianti di risalita a fune» su aree protette come il bosco bovedo. "Ora - dice il Coordinatore del Comitato NO ovovia, William Starc - tutto è in mano alla regione, che deve decidere se concedere una deroga o no". il Servizio valutazioni ambientali della Regione, nei giorni scorsi, aveva sospeso la procedura di Valutazione di incidenza ambientale sulla cabinovia, decidendo di effettuare un accertamento autonomo proprio per stabilire se il progetto rientra nelle deroghe previste dalla legge, cioè che porti «conseguenze positive per l’ambiente» e garantisca benefici per la «salute dell’uomo».  una scelta non politica ma tecnica, ha spiegato l'assessore all'ambiente scoccimarro, che ribadisce il sostegno alla realizzazione della cabinovia. Ma proprio sull'impatto ambientale anche l'Arpa ha chiesto maggiori dettagli. In un parere notificato al Comune la scorsa settimana, infatti, l'agenzia scrive che "Le riduzioni attese e stimate rispetto alle emissioni da traffico veicolare risulterebbero inferiori all’1% per tutti gli inquinanti considerati". arpa chiede dunque al comune - ha detto la direttrice generale anna Lutman - di esplicitare meglio i calcoli sulla riduzione delle emissioni e di tenere conto della quantità di CO2 emessa per la realizzazione dell’opera e il suo funzionamento. "sono sempre convinto che il progetto si può realizzare" ribatte il sindaco di Trieste dipiazza, che rimanda alla conferenza dei servizi in programma nei prossimi giorni, in cui "daremo risposta a tutte le obiezioni, comprese quelle dell'Arpa e della Soprintendenza".