Trieste, duecento milioni di euro per potenziare il Sincrotrone

Iniziati i lavori propedeutici alla fase di ristrutturazione dell'anello di accumulazione che porterà a importanti innovazioni

Trieste, duecento milioni di euro per potenziare il Sincrotrone
Rai
L'interno del Sincrotrone

In termini tecnici si chiama shut down, (ovvero una fase in cui la macchina si ferma per aggiornare il sistema)  anticipata per un'importante fase di ristrutturazione dell'anello di accumulazione di Elettra che diventerà Elettra 2.0. Un progetto sul quale il sincrotrone sta investendo 200 milioni di euro: la nuova macchina sarà mille volte più brillante e potrà adottare una serie di tecniche che al momento non si possono utilizzare. 

Lavori molto complessi:  le operazioni di  rimozione e rimessa in posizione della grande gru, sono state propedeutiche agli inizi dei lavori che saranno necessari per la nuova macchina di luce. Gru che  troneggia sul tetto dell'edificio che ospita l'anello di accumulazione inaugurato nel 1993 con cui verranno movimentate tutte le parti di macchina in uscita e in entrata - più di 50 tonnellate - da rimuovere in due mesi - mentre ce ne vorranno altri 3 per portare dentro l'edificio le nuove parti di macchina che verranno poi utilizzate da scienziati e ingegneri per costruire la nuova Elettra. 

Un lavoro di alta ingegneria e logistica che richiederà coordinamento e precisione - la cui complessità viene discussa dai maggiori esperti mondiali di operazioni di questo tipo.

 

Qui sotto il servizio di Elisabetta Zaccolo con l'intervista a Alessandro Fabris project manager elettra 2.0, immagini Biagio Ingenito, montaggio Corrado Spunton