Un vero e proprio plebiscito: è quello con cui l'assemblea dei soci di Generali, riunita anche quest'anno da remoto a palazzo Berlam a Trieste, ha approvato i conti del 2023: oltre il 99 per cento i voti favorevoli a un bilancio che ha registrato i maggiori profitti di sempre - 3,6 miliardi di euro in crescita del 14,1 per cento rispetto all'anno precedente - con un margine operativo lordo di 6,9 miliardi, anch'esso cresciuto del 7,9 per cento. Via libera praticamente unanime anche al dividendo da 1,28 euro ad azione: un rendimento di circa il 6 per cento sulla base dell'attuale valore del titolo di 23 euro. All'assemblea ha partecipato il 49,8 per cento del capitale: assenti tuttavia il gruppo Del Vecchio e il gruppo Caltagirone, rispettivamente secondo e terzo azionista del Leone con il 9,9 e il 6,2 per cento delle azioni: il primato resta stabilmente in mano a Mediobanca, che detiene il 13,1 per cento di Generali. Anche gli altri punti all'ordine del giorno, relativi all'acquisto di azioni proprie, a modifiche straordinarie dello statuto, e alla remunerazione dei dirigenti, sono stati approvati con maggioranze superiori al 95 per cento.
Philippe Donnet, ad di Generali:
"La performance del gruppo nel 2023 è stata ancora una volta positiva e resiliente. I risultati non riflettono peraltro ancora quello che sarà il contributo di Liberty Seguros e Conning alla crescita futura. Le acquisizioni di queste due società sono stati due degli eventi più significativi del nostro 2023".
Montaggio: Paolo Mariani