I lavori per la riapertura del Passo Monte Croce Carnico in consiglio

L' ANAS prevede un cantiere di nove mesi. L'avvio dipenderà dalle autorizzazioni

I lavori per la riapertura del Passo Monte Croce Carnico in consiglio
Rai Tgr Fvg
La frana di Monte Croce Carnico

Il progetto della messa in sicurezza e della viabilità per il passo di Monte Croce Carnico è approdato alla IV commissione consigliare permanente.  

Da oltre cinque mesi Passo Monte Croce Carnico non è percorribile e non lo sarà nemmeno nella prossima stagione estiva. Un danno notevole per il territorio, in particolare per Timau, rimasta di fatto priva della clientela austriaca al di là del passo. Una frana da 50 mila metri cubi "fuori dal comune", come l'ha definita Mario Liberatore, responsabile Anas per Veneto e Friuli Venezia Giulia nell'audizione in quarta commissione in Consiglio regionale. L'ingegnere Liberatore ha presentato il progetto per la messa in sicurezza del costone e per il ripristino della carreggiata. Previsto anche un sistema di monitoraggio e pre-allerta. Nella migliore delle ipotesi i lavori termineranno entro l'anno, ma i tempi dipendono anche dalle autorizzazioni, compresa quella della Soprintendenza, ha spiegato Liberatore. 

Se non ci saranno risposte immediate, si perderanno altri due mesi, la finestra del silenzio-assenso prevista dalla legge. 

Il cantiere sarà operativo per nove mesi, si stima. Iniziare presto è importante per evitare di sospendere i lavori a causa delle difficili condizioni invernali della zona. 

Il progetto è stato presentato il 3 aprile dall'assessora regionale Cristina Amirante al vicepresidente della Carinia, Martin Gruber in un incontro a Koetschach Mauthen, la località austriaca più interessata dalla chiusura. Sullo sfondo la consapevolezza è che nel medio-lungo termine ci vuole una alternativa, un percorso non soggetto all'alto rischio geologico che comporta attualmente la Statale. L'ipotesi più economica è quella di una variante più a valle. L'eventuale traforo costerebbe circa 700 milioni, ha spiegato Liberatore di Anas.

All'audizione sono stati convocati accanto ai tecnici anche l'assessora Amirante, il vice sindaco di Paluzza e il Presidente della Comunità di montagna della Carnia. 

Il ripristino della viabilità sul Passo Monte Croce Carnico al centro dell'incontro  il 3 aprile a  Kotschach Mauthen in Austria, tra l'assessora regionale Cristina Amirante e il vicepresidente del Land Carinzia Martin Gruber. La rappresentante della giunta Fedriga ha spiegato che negli scorsi giorni è stato consegnato alla Regione il progetto ufficiale dell'intervento di messa in sicurezza e ripristino della strada per il passo di Monte Croce Carnico, che è stato immediatamente inoltrato alla Soprintendenza per ottenere il necessario parere paesaggistico. Secondo quanto previsto,  entro la fine di aprile verrà quindi sottoscritta la convenzione con Anas per avviare l'intervento, del valore di 11 milioni di euro, che consentirà la riapertura della strada entro quest'anno, anche tenendo conto delle difficoltà legate al maltempo".

Amirante ha confermato che il progetto di Anas sarà condiviso con il gruppo di lavoro Friuli Venezia Giulia-Carinzia e ha ribadito come in questi mesi sia stata compiuta un'indagine geologica dettagliata, necessaria a comprendere come realizzare le opere di messa in sicurezza dell'intera zona interessata dallo smottamento.

Verranno infatti demoliti i tratti che potrebbero essere soggetti a ulteriori crolli e installate reti anticaduta, di modo da avere ampi margini di sicurezza, inoltre sarà installato un sistema di monitoraggio e preallarme dell'intero sito per avere un quadro costante della situazione

Il vicepresidente del Land Carinzia Martin Gruber, dal canto suo ha sottolineato come la messa in sicurezza dell'attuale tracciato della strada che collega Friuli Venezia Giulia e Austria attraverso il passo di Monte Croce Carnico e la sua  riapertura siano prioritari per il Land Carinzia.