Trieste conferisce la Laurea honoris causa a Sergio Mattarella e Borut Pahor

Un riconoscimento ai protagonisti della riconciliazione che hanno interpretato l’amor di patria in una dimensione europea alta

Trieste conferisce la Laurea honoris causa a Sergio Mattarella e Borut Pahor
Rai
Il presidente della Repubblica Mattarella accolto dal presidente della Regione Fedriga al suo arrivo all'università di Trieste

L'Università di Trieste celebra i suoi 100 anni conferendo il diploma di Laurea Magistrale in giurisprudenza al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e all'ex Presidente della Slovenia Borut Pahor.

Borut Pahor fu il primo capo dello Stato sloveno a rendere omaggio nel 2020 alle vittime delle foibe, davanti al sacrario di Basovizza, con Mattarella. I due presidenti fecero lo stesso davanti al monumento ai caduti sloveni fucilati dai fascisti, sempre mano nella mano. 

Sarà il rettore dell'Ateneo Roberto Di Lenarda assieme al ministro dell'università Anna Maria Bernini ad accogliereli nella scalinata di Piazzale Europa. Ci saranno il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il prefetto Pietro Signoriello e il presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga. Saranno presenti anche i ministri Anna Maria Bernini (Università e Ricerca) e Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento), il ministro sloveno Matej Arcon, ovviamente il rettore dell'Università Roberto Di Lenarda, i sindaci di Gorizia Rodolfo Ziberna e di Nova Gorica Samo Turel. Il mondo accademico sarà rappresentato anche dal rettore dell'università di Udine Roberto Pinton e dal direttore della Sissa Andrea Romanino.

La cerimonia, nell'aula magna, comincerà alle 11 con il saluto istituzionale del Rettore e proseguirà con la lettura delle motivazioni del conferimento delle lauree da parte del professor Gian Paolo Dolso, direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche, e della docente slovena del Dipartimento Tereza Pertot


"Sergio MATTARELLA e Borut PAHOR hanno saputo coraggiosamente ripudiare la prospettiva angusta dell’egoismo nazionalistico, per perseguire invece una politica di riconciliazione, retta sulla creazione e sul consolidamento di spazi e di simboli dedicati alla memoria collettiva, quale fondamento di autentica pace tra i popoli.
Due statisti che hanno interpretato l’amor di patria in una dimensione europea alta, così contribuendo a trasformare la frontiera adriatica, da territorio di aspro conflitto etnico e culturale, ad area di dialogo, di cooperazione e di amicizia, nella comune coscienza dei diritti umani e nella luce delle libertà democratiche.

La cerimonia si potrà vedere su Rainews24 e sul canale youtube dell'Ateneo.