Il salvataggio dello spleologo, 7 ore di risalita nelle viscere del Canin
Concluse attorno all'una le operazioni di recupero, dopo un lavoro di un giorno e mezzo. Operazione delicatissima, il ferito è in buone condizioni.
Si è conclusa attorno alle 12.40 di oggi (6 agosto) l'operazione di recupero di Stefano Guarniero, lo speleologo che era caduto in una grotta alle pendici del monte Canin, rimanendo bloccato e ferito, nella giornata di sabato.
Un lavoro delicatissimo, durato quasi quarantott'ore: A riportarlo in superficie i volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, i quali hanno creato un ingresso secondario per raggiungere il collega, utilizzando anche piccole cariche esplosive. Il tutto, in un contesto ambientale complicato, con temperature prossime allo zero.
Un lavoro delicatissimo, durato quasi quarantott'ore: A riportarlo in superficie i volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, i quali hanno creato un ingresso secondario per raggiungere il collega, utilizzando anche piccole cariche esplosive. Il tutto, in un contesto ambientale complicato, con temperature prossime allo zero.