Sei imprese su dieci soffrono la concorrenza sleale delle vendite on-line

Lo dice una ricerca della Confcommercio secondo la quale a patire di più sono le aziende del commercio e turismo. Per gli intervistati le leggi di contrasto al fenomeno sono inefficaci

In regione sei imprese su dieci patiscono le conseguenze dei comportamenti illegali altrui dove l'illegalità si concretizza soprattutto nella concorrenza sleale. Lo dice una ricerca della Confcommercio Friuli Venezia Giulia secondo la quale ad essere più penalizzate sono le imprese del commercio e del turismo a causa in particolare delle vendite on line. Per sette intervistati su dieci le leggi di contrasto alla concorrenza sleale non sono efficaci.
La concorrenza sleale che non riguarda certo solo il commercio su internet ma anche la contraffazione dei marchi, l'abusivismo commerciale, i furti e in generale tutte le forme di illegalità che finiscono per alimentare l'economia sommersa danneggiando le imprese che si comportano seguendo la legge. Ma non è tutto: tre imprese su dieci nel settore terziario si dicono convinte che il fenomeno sia in aumento. Convinzione più accentuata ancora tra i piccoli imprenditori del commercio e del turismo in particolare le strutture ricettive di dimensioni ridotte: a ritenere in crescita la concorrenza sleale è quasi la metà del campione.
infine i comportamenti illegali altrui riducono i ricavi di chi li patisce del 25 per cento//