Concluso a Trieste il vertice Ince

Sul tavolo dei ministri degli Esteri la messa a punto di una collaborazione fra i diciassette paesi aderenti soprattutto per quel che riguarda economia, sicurezza, contrasto alla criminalità

 A Trieste si è conclusa la riunione plenaria dell'Ince con i ministri degli Esteri dei diciassette paesi che compongono l'Iniziativa centroeuropea. Una riunione in chiave operativa e programmatica come aveva annunciato il capo della diplomazia italiana Moavero Milanesi, che ha fatto gli onori di casa assieme al Segretario generale dell'Ince Roberto Antonione. L'Ince è nata dopo la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione della Yugoslavia proprio per promuovere politiche di cooperazione nella parte del continente che solo parzialmente fa parte dell'Unione. L'obiettivo dell'appuntamento giuliano, poi sintetizzato nella "Dichiarazione di Trieste", è costituire una 'dimensione locale', se possibile entro l'anno, in cui gli enti dei diciassette paesi possano collaborare tra loro - in virtù della migliore conoscenza delle esigenze del territori - in maniera complementare ai livelli istituzionali attraverso i quali i paesi aderenti solitamente dialogano. In questa chiave assume importanza proprio la nostra regione, che può assumere il ruolo di cerniera fra i Balcani e l'area centro orientale dell'Europa, per quel che riguarda le questioni economiche, quelle della sicurezza, il contrasto al terrorismo e la criminalità internazionale. A Trieste si è discusso anche di iniziative rivolte ai giovani.