Ziberna lancia l'allarme: troppi minori stranieri non accompagnati

Il sindaco scrive al Prefetto: risorse insufficienti

Una vera e propria emergenza che non riguarda solo la regione ma l'Italia intera: così definisce il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati accolti in Friuli Venezia Giulia, che rispetto al 2017 vede triplicate le presenze sul posto.

I nostri centri sono saturi, testimonia Ziberna, che racconta come per trovare accoglienza agli ultimi giovani registrati in regione sia stato necessario rivolgersi a strutture attive a Salerno, dopo i rifiuti di Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria. A Gorizia siamo passati dagli 81 del 2017 ai 178 di settembre, e va considerato che alla fine dell'anno mancano ancora tre mesi, calcola Ziberna, che spiega come anche la durata della permanenza sia quasi raddoppiata dagli 84 giorni del 2017 ai 130 attuali

umeri che toccano minori afgani, pakistani, kosovari e bengalesi, in aumento anche per le consuetudini culturali dei Paesi d'origine, che spingono i giovani in luoghi in cui sono già presenti altri appartenenti dello stesso ceppo tribale. Una situazione con riflessi anche economici, annota Ziberna, perché i costi dell'accoglienza, a Gorizia, sono passati dai 542mila euro del 2017 al milione e mezzo di oggi.

In regione i comuni  sono rimborsati al 100% delle spese, sottolinea Ziberna, ma a Gorizia sarà necessario un assestamento di bilancio per far fronte alla situazione. Da qui la decisione di una comunicazione ufficiale al prefetto di Trieste e al ministero dell'Interno, in un'ottica di consapevolezza della mancanza di risorse.