Rosa di Gorizia tra tradizione e innovazione

Nel mese della coltivazione del cosiddetto "oro rosso" un convegno per fare il punto sulla produzione promosso dall'istituto Brignoli di Gradisca

Dicembre è il mese della "Rosa dell'Isonzo", il pregiato ortaggio invernale la cui coltivazione è documentata dal funzionario austriaco Von Czernig sin dall'800.

L'istituto agrario Brignoli di Gradisca ha riunito in un convegno studenti, professori e produttori per fare il punto sullo sviluppo qualitativo di questa specie considerata una vera prelibatezza.

Sono 25 le aziende isontine che fanno parte del Consorzio di produttori della Rosa di Gorizia. Lavorano 18 ettari di terreno e producono 340 quintali, con un severo disciplinare e sotto la guida scientifica dell'Istituto agrario Brignoli di Gradisca. Una collaborazione che punta su ricerca e innovazione. Allo studio nuove sottovarietà per allungare il periodo della produzione oggi limitato nel tempo.