Safilo, rabbia e delusione fra i lavoratori di Martignacco

I 250 dipendenti dello stabilimento friulano hanno scioperato e presidiato la fabbrica. Poche speranze per una soluzione positiva della vertenza

Saltato il tavolo aperto da Confindustria Padova tra i sindacati e i vertici aziendali della Safilo. Si va avanti tra rabbia e rassegnazione con il presidio. "Lo stabilimento di Martignacco pur essendo il più performante del gruppo e quello che registra la maggiore produttività e in cui si lavora meglio, è quello che secondo il piano aziendale è destinato alla chiusura" affermano i sindacati. Per i 250 occupati nel sito produttivo friulano, 80% sono donne, si prospetta un periodo natalizio senza prospettive. Le maestranze oggi (13 dicembre) hanno scioperato e occupato pacificamente per alcuni minuti la regionale 464. Alla manifestazione tanti i sindaci del Friuli centrale che hanno manifestato ai lavoratori solidarietà e preoccupazione. Ma non c'è solo Safilo nelle varie crisi aperte in Friuli venezia Giulia sono 10 mila lavoratori appesi a un filo. Intanto la direzione di Automotive lighting di Tolmezzo ha comunicato ai rappresentanti sindacali altre 8 settimane di cassa integrazione per un massimo di 150 operai a partire dal 6 gennaio.