Colombin, in arrivo a Trieste il nuovo proprietario

Previsto l'incontro fra Tuttolomondo, le maestranze e i rappresentanti sindacali. Intanto presidio davanti alla storica fabbrica di tappi per rivendicare il pagamento delle mensilità arretrate. Denunciata la carenza di materie prime e ordinativi

Chiedono il pagamento delle spettanze arretrate, ma soprattutto chiarezza sul futuro: gli 82 dipendenti della Colombin, storica azienda triestina di tappi di sughero, hanno scioperato oggi (mercoledì 29 gennaio 2020) e si sono successivamente riuniti in assemblea. Domani incontreranno i nuovi manager della proprietà.

L'azienda, dopo 11 anni di ammortizzatori sociali, è in ritardo con il pagamento della tredicesima e della mensilità di dicembre, oltre che di premi arretrati; nel frattempo, ha cambiato la componente azionaria.

La maggioranza delle quote è passata dall'imprenditore marocchino Rahal - che riforniva anche di materia prima - al finanziere italiano Tuttolomondo, che nel recente passato ha acquistato e visto fallire il Palermo calcio.

Nell'incontro di domani, i sindacati vorrebbero capire qualcosa di più su questo repentino cambio di proprietà, con l'ennesimo cambio anche nella dirigenza. Denunciano scarsità di materie prime e ordini sul medio periodo, l'assenza di un piano industriale e una mancata ricapitalizzazione; gli ammortizzatori sociali scadranno a novembre, quando sono previsti anche 20 esuberi.