Calderan, la sfida al "Quarto vuoto"

1.200 km a piedi nel deserto di sabbia più grande al mondo, in Arabia Saudita, mai attraversato prima da nessuno. E' la nuova impresa dell'esploratore friulano Massimiliano Calderan, che sta per partire per l'oriente

"Essere esploratori è una delle ultime cose che ci rimane per sentirci vivi"

Gli arabi lo chiamano il "figlio del deserto". Massimiliano Calderan, 52 anni, originario di Portogruaro, vive tra Dubai e Udine, dove lo incontriamo. Esploratore estremo, è pronto per una nuova impresa in solitaria, mai tentata prima: 1.200 chilometri a piedi nel deserto di sabbia più grande al mondo, il "Quarto Vuoto" in Arabia Saudita, uno dei pochi angoli della terra ancora inesplorati. Partenza fissata per il 15 gennaio.

"L'esplorazione comporta questo essere curiosi" ci spiega, "scoprire come mai in un periodo storico in cui si vuole raggiungere Marte c'è ancora una porzione della terra che ancora nessuno conoscere. L'esplorazione dell'empty quarter la sogno da quando avevo 7 anni, con oggi sono 46 anni di attese ed allenamenti."

Durante la traversata, che diventerà un documentario per una casa di produzione americana, affonterà condizioni estreme e non poche insidie. "Le insidie sono sia fisiche - dagli animali selvatici alle sabbie mobili - sia mentali. La più grande è cedere alla tentazione di voler scoprire oltre a quello che è consentito."

E la prossima impresa - la più grande della vita - sarà quella di essere un uomo normale e un buon padre di famiglia.