CPR di Gradisca d'Isonzo: solo 15 rimpatri a fronte di 30 rilasci

Sono i numeri dopo un mese di attività ad alta tensione. 48 i materassi bruciati dagli ospiti

Sono stati 15 i rimpatri nei primi 40 giorni di attività del Cpr di Gradisca, a fronte di 30 persone che sono state rilasciate per errori procedurali o scadenza dei termini.
Sono alcune delle informazioni raccolte dalla delegazione che ha visitato la struttura. Per il Movimento cinque stelle la deputata Sabrina De Carlo e la consigliera regionale liaria Dal Zovo, accompagnate da Furio Honsell di Open FVG.

Diverse le valutazioni tra le due formazioni politiche: se per Honsell non ha senso tenere aperti luoghi di questo tipo, nonostante l'umanità dimostrata dalla cooperativa e delle forze di polizia, per De Carlo bisogna migliorare servizi e capitolato d'appalto, ma per chiuderli ci vogliono alternative.

Quanto al caso della morte del georgiano Vakhtang Enukidze, sia Honsell, sia De Carlo rimangono prudenti e in attesa del lavoro della magistratura. Si è saputo qualche dettaglio in più sui giorni precedenti all'arresto.
Il caucasico si era innervosito perché durante la fuga collettiva di domenica 12 gennaio, per lui non riuscita, aveva perso il cellulare che probabilmente gli era stato rubato.

Una fuga riuscita invece per otto ospiti grazie all'utilizzo di una garitta lasciata vuota dal personale di guardia, che l'aveva lasciata a seguito di un'azione diversiva.
Poi la colluttazione con l'egiziano e l'arresto, che sarebbe avvenuto sotto l'occhio delle telecamere. Il tutto è accaduto a poche ora dal volo che avrebbe riportato l'uomo a Tblisi.

Confermato il fatto che al ritorno dal carcere Enukidze aveva delle ecchimosi e ferite che all'uscita dal Cpr apparentemente non aveva: ma i parametri vitali erano regolari. Rimane il mistero delle 36 ore passate tra l'uscita dal penitenziario e la chiamata dell'ambulanza. La situazione è rimasta tesa per molti giorni, sopratutto dopo il trasferimento di 35 ospiti in arrivo dal cpr di bari, distrutto quasi completamente. Anche a Gradisca numerosi danni: oltre ai plexiglass rotti, si contano 48 materassi bruciati. Per stemperare il clima, si pensa di aprire attività anche di tipo artistico. Ma ogni cosa, come per esempio un pennello, può essere usata come arma.