Giorno del ricordo, il vademecum si rinnova

L'Istituto regionale per la storia della Resistenza rinnova il vademecum storico in vista del 10 febbraio in cui si celebra il giorno del Ricordo. Un anno fa furono molte le polemiche suscitate dallo studio

Non è un libro chiuso, ma uno strumento di consultazione, già modificato e modificabile in futuro. Così Raul Pupo, storico, professore dell'Università di Trieste, tra i massimi conoscitori dell'Esodo giuliano-dalmata e del massacro delle foibe, spiega di aver accolto le critiche arrivate da cittadini e studiosi sul "Vademecum per il giorno del ricordo" presentato un anno fa come guida alla complessa questione orientale per giornalisti, insegnanti e perchè no politici, "anche se questi ultimi - spiega Pupo nell'intervista del servizio - leggono troppo poco".

E fu proprio la politica a sollevare un polverone con critiche al testo, promosso dall'Istituto regionale per la storia della Resistenza. Ma le osservazioni più interessanti e stimolanti per il lavoro degli storici sono arrivate dai lettori che, ad esempio, hanno suggerito di allargare su alcuni temi il periodo storico preso in esame. Oltre ad essere rinnovato nei contenuti, il vademecum - che troviamo nell'home page dell'Istituto - è sempre più multimediale con link che lo rendono interattivo, dove si possono approfondire i temi di un argomento che continua a far discutere e appassionare.