Effetto Covid, niente gite sugli sci

In Friuli Venezia Giulia danno da 700mila euro per gli operatori della montagna dopo la cancellazione delle gite scolastiche sulla neve

Non sono arrivati nelle località montane del Friuli venezia giulia i gruppi scolastici per le settimane bianche che rappresentano, in questo periodo di stagione, il 70 per cento delle presenze alberghiere in regione.

La recente ordinanza emanata congiuntamente da ministero della Sanità e dalla Regione per contenere gli effetti coronavirus del vicino Veneto, sospende per ora tutte le gite scolastiche in regione comprese quelle sulle montagne friulane con grave danno economico per gli albergatori, scuole  di sci e anche per Promoturismo fvg per la mancata vendita degli skipass.

Da una prima stima sommaria, gli hotel vuoti tra Tarvisio, Piancavallo, Sappada, Forni di Sopra, Sella Nevea  e Zoncolan procureranno un mancato incasso pari a circa 700.000 Euro agli operatori turistici della regione con conseguente calo del lavoro del 50 per cento per i maestri delle scuole di sci mentre è tutto da quantificare l'importo  che Promoturismo FVG perderà  per il ridotto numero degli skipass emessi.

Confermate invece le prenotazioni e la presenza di turisti stranieri sulle piste della nostra regione. I tour operator non hanno infatti inviato alcuna disdetta ai consorzi turistici e agli alberghi, in virtù del fatto che in Friuli venezia giulia non è mai stato riscontrato alcun caso di contagio del coronavirus.

Oltre a ciò, la sospensione dell'attività agonistica da parte della Fisi comporterà un'ulteriore riduzione delle presenze di atleti e allenatori nei poli sciistici della regione mentre restano  confermati, per ora, dal 26 febbraio fino al 28, gli allenamenti a Tarvisio della nazionale maschile italiana di sci alpino in preparazione delle gare di coppa del mondo previste nel fine settimana in Austria.