"Il picco dei contagi attorno a Pasqua"

L'infettivologo Barbone: "prematuro ipotizzare le date di una riapertura. La prevenzione rimane l'arma più potente"

Il picco dei contagi in regione è previsto nei prossimi dieci giorni. 

Gli esperti, con modelli matematici, studiano le curve - però - anche per capire quando la discesa permetterà graduali riaperture. E si interrogano anche sul tempo necessario per un ritorno alla normalità.

"Difficile rispondere", ci spiega Fabio Barbone, epidemiologo e direttore scientifico del Burlo di Trieste, "sono scelte estremamente complesse, a livello nazionale e locale. E, allo stato, scelte ancora premature. Dobbiamo in ogni caso avere la certezza che tra la popolazione generale (le persone che stanno bene, e che sono attive) il virus non circoli. Quando arriveremo, intorno a Pasqua, al momento del picco, si dovranno fare riflessioni sul corso di azioni da intraprendere nelle settimane successive." 

Ma come cambieranno le nostre abitudini? "Non credo che passeremo la vita portando le mascherine, ma certamente questa esperienza ci fa riflettere:  i virus esistono ancora, le malattie infettive esistono ancora, e la prevenzione è ancora la migliore difesa per la sanità pubblica."

"Una seconda ondata non si può escludere, e va prevenuta preservando le misure di igiene personale e di riduzione di contatti."