Risposta responsabile, ma anche denunciati

Gli esiti della seconda giornata dei provvedimenti del decreto della Presidenza del Consiglio che vieta spostamenti ingiustificati e assembramenti e impone la chiusura di bar e ristoranti alle 18

Provvedimenti senza precedenti per la gran parte delle persone che sembrano sortire gli effetti alla base della decisione presa per evitare i contagi: cittadini e commercianti stanno rispondendo in maniera responsabile. Anche se spiegazioni tra le più bizzarre vengono fornite da chi è fermato dalle forze dell'ordine per spostamenti non giustificati.

A Pordenone, sette le persone denunciate dagli agenti di Polizia, con le sezioni Stradale e Ferroviaria Nelle maglie dei controlli finisce un sacilese che arriva in città per acquistare un videogioco. Un goriziano raggiunge un'officina meccanica di Pordenone per un contenzioso relativo all'acquisto di un'auto. Un uomo del gruarese, nelle verifiche di primo mattino, dichiara di dover consegnare dei documenti per una richiesta di lavoro  Alle 2 di notte, però, è ancora fuori da un bar, senza dare un perché . E a non sapere giustificare i loro spostamenti sono anche le altre persone denunciate, rintracciate sempre in città e provenienti da altri comuni della Provincia (in particolare Spilimbergo e  Cordenons).

Tre le persone denunciate dai carabinieri della compagnia di Tolmezzo, si tratta di una coppia di trevigiani controllati dagli uomini della stazione di Forni di Sopra, e di un giovane carnico individuato a Tolmezzo. Tutti fuori dai comuni di residenza senza giustificato motivo. E poi i locali, con le lancette sull'attenti alle 18 per dare l'alt alle attività  A Udine, la Polizia locale sanziona il titolare di un bar in via Roma, ancora aperto alle 18.30. A Martignacco sono le 19.30 quando i carabinieri denunciano a piede libero il titolare di una pizzeria al taglio per apertura del locale oltre il limite. Richiesta la sospensione della licenza.

A Trieste, la polizia locale fa scattare la sanzione penale per un bar in Via Tacco, con le serrande ancora alzate alle 19. In città, però, si riscontra in generale un rispetto delle norme, come evidenzia il comandante Walter Milocchi.  Al momento, ancora nessuna segnalazione a Gorizia da parte della Polizia locale. Intanto, Intanto, più vigilanza sul rispetto delle misure sanitarie nei luoghi di lavoro, e in particolare su quelli aperti al pubblico, è l'appello lanciato dai segreterai regionali di Cgil, Cisl e Uil in un incontro con il prefetto di Trieste Valerio Valenti. Dai sindacati, la disponibilità a collaborare a un eventuale rafforzamento delle misure di contrasto al contagio. Chiesto lo sblocco dell'estensione in deroga della cassa integrazione a tutti i settori più colpiti: 10 mila i lavoratori che, secondo i sindacati, sarebbero privi di ammortizzatori.