Mareschi Danieli: "Riaprire subito o è strage di aziende"

Le anticipazioni di un decreto del governo che prorogano le chiusure fino al 3 maggio preoccupano gli industriali. Confinfustria Udine teme una imminente crisi di liquidità per le imprese che si ripercuoterà sulle famiglie

La decisione del Governo di prorogare la serrata fino al 3 maggio non è ancora contenuta in un decreto ma le anticipazioni che ci sono oggi (10 aprile 2020) sui giornali preoccupano molto seriamente il modo produttivo.

Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine, non usa mezzi termini: si rischia una strage. Danieli parla di tutti: nessuno escluso. Anche le filiere essenziali che adesso lavorano - avverte - avranno presto problemi di liquidità. Se le aziende non riaprono le famiglie non avranno i soldi per fare la spesa. Ce lo aspettiamo nel breve medio periodo.

E siccome la speranza è l'ultima a morire Mareschi Danieli spera in un rispensamento. "Mettiamo a punto un protocollo di sicurezza condiviso da tutte le parti sulla base delle certezze che abbiamo sul contenimento dell'epidemia".

Il suo collega Michelangelo Agrusti, di Pordenone, vede la situazione più fluida: "Aspettiamo di leggere il decreto e comunque - dice - non è detto che a fronte di un possibile ulteriore miglioramento del quadro non si possa cambiare idea".

Agrusti ha chiesto alla Regione alcuni dati sulla diffusione del virus, depurati da quelli relativi alle case di riposo, "sono convinto - dice - che molte aziende possono essere più sicure per i lavoratori delle loro case". Dati alla mano anche Agrusti intende avviare da subito un tavolo con i sindacati, la Regione, le aziende sanitarie e gli epidemiologi per stabilire quali protocolli seguire per ripartire in sicurezza.
Così appena scatta il via libera nessuno perderà tempo prezioso.