Rischio archiviazione per il caso Regeni. Mamma Paola: "Sarebbe tremendo"

Ancora non arrivano risposte dall'Egitto sulla rogatoria presentata dalla Procura di Roma che vuole interrogare un testimone. Paola e Claudio Regeni tornano a chiedere il ritiro del nostro ambasciatore al Cairo.

Tra qualche mese potrebbe arrivare l'archiviazione dell'indagine sulla morte di Giulio Regeni, torturato e ucciso prima di essere abbandonato nudo sul ciglio dell'autostrada alla periferia del Cairo. 
Da 395 giorni la Procura di Roma attende la risposta a una rogatoria internazionale per ascoltare un testimone che potrebbe raccontare le modalità del sequestro e non solo. I tempi stringono, l'omicidio di Giulio rischia di rimanere in un fascicolo sommerso dalla polvere dopo essere stato archiviato senza verità. 
"Sarebbe una cosa tremenda, inimmaginabile -commenta la madre di Giulio, Paola Deffendi- e significherebbe che non viviamo più in un Paese democratico. Il richiamo dell'ambasciatore sarebbe un segnale forte per far capire all'Egitto che siamo stanchi di depistaggi".