Riaprono i dodici ricreatori di Trieste ma ad accoglienza ridotta

Per aumentare la capacità firmate convenzioni con altre associazioni che hanno già aggiunto 300 posti e altre convenzioni sono alla firma

Il Comune di Trieste che nei servizi all'infanzia con i suoi 12 ricreatori ha una lunghissima e consolidata tradizione, dal 15 giugno parte con le sessioni dei centri estivi.

Un servizio essenziale per le famiglie uscite dal lock down con le ferie dimezzate, e un servizio pedagogico essenziale anche per i ragazzi rimasti orfani dalla fine di febbraio dell'interazione con i pari età. Le linee guide per i centri estivi hanno ridotto drasticamente la capacità dei ricreatori cittadini che l'nelle estati precedenti riuscivano ad accogliere a struttura mediamente 150 ragazzi, nell'estate covid il comune nel suo sito parla di capienza ridotta dal 60 al 70%.

Per aumentare la capacità Il comune ha firmato le convenzioni con diverse associazioni sportive e culturali, che hanno già aggiunto 300 posti e altre convenzioni si stanno firmando , ci assicura l'assesore Brandi , che non vuole però dare il numero dei posti che sarnno disponibili il 15 giugno, perchè è una situazione in evoluzione.

Il consiglio dell'assessore  è di controllare le graduatorie dal sito del comune anche nei prossimi giorni. Il comune è in attesa degli esisti delle visite mediche dei 45 educatori che saranno assunti a tempo determinato e che potranno accogliere altri 315 ragazzi.  Nell'estate covid i camp di sport di squadra rimangono fuori gioco, spiega il presidente del coni Brandolin, che suggerisce alle società con impianti di convenzionarsi con i comuni, per offrire i servizi all'infanzia.  per la fascia d'età 0-3 anni, le regole sono ancora più stringenti e finora nessuno si è proposto al comune per gestire questa fascia.