L'Ires fotografa un mercato del lavoro stabile

Nel primo trimestre del 2020 il numero di occupati si attesta a 513.800, un valore sostanzialmente analogo a quello del trimestre precedente e superiore rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso

Pur provvisori, i dati Istat rielaborati dall'Ires regionale forniscono segnali all'insegna della stabilità per il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia che non sembra ancora risentire dell'impatto negativo dell'emergenza sanitaria causata dal coronavirus, a differenza di quanto rilevato a livello nazionale.

Nel primo trimestre del 2020 il numero di occupati si attesta a 513.800, un valore sostanzialmente analogo a quello del trimestre precedente e superiore rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. 

Il numero di persone in cerca di occupazione nel primo trimestre 2020 supera di poco le 33.400 unità, in diminuzione sia su base tendenziale sia rispetto al trimestre precedente. Il tasso di disoccupazione regionale nel primo trimestre è pari a 6,1%, ma per la componente femminile supera l'8%.

Il numero di inattivi in età lavorativa (211.600 tra 15 e 64 anni), ossia coloro che non lavorano e nemmeno sono attivamente alla ricerca di un nuovo impiego, risulta invece in aumento rispetto al quarto trimestre del 2019: un numero che sembra destinato ad aumentare sensibilmente nel secondo trimestre del 2020 data la fase di eccezionale difficoltà e la gradualità che sta caratterizzando la ripresa delle attività produttive.

Le limitazioni legate al periodo di lockdown hanno infatti reso molto difficile, se non quasi impossibile, la ricerca di un'occupazione, per effetto dei maggiori carichi familiari (soprattutto per le donne con figli, a seguito della chiusura delle scuole), delle forti limitazioni agli spostamenti, del blocco dell'attività di molti settori produttivi.

Cala del 16,5 percento il numero di aperture di partite IVA, soprattutto nelle province di Udine e Pordenone.
Infine, l'indennità di 600 euro. Le domande accolte sono state quasi 71.000. La categoria più rappresentata è stata quella dei lavoratori autonomi seguiti da professionisti e collaboratori.