Benzina e sigarette, è di nuovo concorrenza con Slovenia e Austria

La riapertura dei confini ha segnato il ritorno alla normalità anche negli acquisti transfrontalieri che hanno fatto riemergere i nodi dell'economia di confine

Se la cartina di tornasole del calo delle vendite dopo la riapertura dei valichi con la Slovenia è la vendita di carburanti, i segnali per tutto il comparto commerciale della fascia confinaria sono preoccupanti: Nei primi tre giorni di questa settimana rispetto ai tre della settimana scorsa, i benzinai di Trieste e Gorizia hanno registrato  un calo del carburante erogato pari al 60%. Lo afferma il presidente della Federazione Gestori Impianti Stradali Carburanti, Mario Millo. Con la riduzione delle accise su benzina e gasolio disposta dal governo Jansa i carburanti inn slovenia costano 1 euro tondo al litro. Un prezzo, spiega Millo, che i benzinai italiani non possono proporre in alcun modo.  

Annualmente, aggiunge Millo, la perdita per l'erario italiano è commisurabile a 100milioni di euro tra accise ed iva. Sul fronte dei tabacchi, spiega Giovanni Diomede, presidente della Federazione tabaccai di Trieste, nell'ultimo trimestre marzo maggio, cioè durante il lockdown , tra Trieste e Gorizia, è stato  venduto un milione di pacchetti di sigarette in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.