L'Università di Udine che forma gli "hacker buoni"

Dal prossimo anno accademico, l'Ateneo attiverà il corso di laurea magistrale internazionale in Artificial Intelligence e Cybersecurity

Password, messaggi sui social, informazioni consultate sulle pagine web, archivi aziendali online. La Rete per eccellenza, Internet, ha bisogno di una rete di sicurezza. Cybersecurity è la  difesa di computer e dati dagli attacchi.
Individuare e collocare la prossima generazione di professionisti della sicurezza informatica è l'obiettivo di un'iniziativa nazionale, Cyberchallenge.it. Una sorta di gara e percorso formativo che ha toccato anche la regione, coinvolgendo studenti dai 16 ai 23 anni. Bisogna Conoscere il nemico per sconfiggerlo. E così, accanto agli hacker dannosi, ci sono quelli etici, da formare. 
 Come Alessandro Zanatta, studente dell'Università di Udine, che spiega come spesso si associ una connotazione negativa all'hacker. Per questo si usa la parola "hacker etico" per individuare chi viola i sistemi informatici per saggiarne la sicurezza e assicurarsi che qualche hacker cattivo non possa violarli.

Individuare i limiti entro cui si muove l'hacker buono, capendo cosa può fare e cosa no. Principio impartito subito, ancor prima delle nozioni tecniche, ai partecipanti all'iniziativa. Come a Nicolò Durisotto - ex studente del Malignani di Udine - che con la diffusione dei dispositivi connessi a internet, è stato subito dal conoscerne il loro aspetto della sicurezza. "Con la loro invasione nella vita quotidiana - spiega -mi interessa capire come si può mantenere la sicurezza e la privacy".

In Italia, tra le realtà coinvolte nel progetto c'è l'Università di Udine. Da tempo coglie l'interesse delle imprese del territorio, che chiedono nuovi professionisti della sicurezza informatica. L'esigenza emerge anche dalle istituzioni, come evidenzia il supporto della sfida tra hacker etici da parte del Ministero della Difesa. Dal prossimo anno accademico, l'Ateneo attiverà il corso di laurea magistrale internazionale in Artificial Intelligence e Cybersecurity in collaborazione con l'Università austriaca di Klagenfurt. Intanto, per gli hacker etici, tempo di prepararsi alle prossime selezioni nazionali per arrivare poi alla sfida europea.


(Nel servizio Alessandro Zanatta, dell'Università di Udine, e Nicolò Durisotto - ex studente del Malignani di Udine)