L'antico Acquario marino a Trieste si rifà il look

Uno dei simboli della città presto avrà nuove vasche e percorsi multimediali. I lavori di ammodernamento sono già cominciati

In attesa del fantomatico ed evanescente Parco del Mare, il Comune di Trieste ha pensato di ammodernare l'antico Acquario marino, uno dei simboli della città. E uno dei musei forse più sottovalutati. Piccolo come acquario, antiquato come concezione espositiva, il sito, nella Trieste che fino all'anno scorso faceva il pieno di turisti da tutto il mondo, staccava più di 50mila biglietti l'anno, esattamente 53.300 nel 2019.

Una risorsa turistica non da poco dunque, che si inserisce in percorso importante: le rive, il magifico fronte mare, il Salone degli incanti, e poco oltre l'ex Magazzino vini ora sede di Eataly.

Dal 1933, quando fu aperto, non era mai stato sottoposto a un vero ammodernamento. Ora, finalmente si scrollerà di dosso quell'aria un po' stantia dei musei ottocenteschi, ed entrerà negli anni duemila.

Saranno rifatte 22 vasche, sarà creata ex novo una vasca più grande, ampia quasi 60 metri quadri lì dove c'era lo spazio dei pinguini; saranno rifatti gli impianti, da quello di pompaggio (che garantisce un continuo ricircolo di acqua marina) a quello elettrico. Si metterà mano anche a serramenti, pareti, pavimenti e soffitti. E arriverà la multimedialità. Insomma diventerà un museo moderno, senza perdere il fascino del luogo storico.

Stamattina (10 agosto 2020) la presentazione dell'opera.
Dai primi di Agosto il sito è chiuso al pubblico; l'obbiettivo è completare i lavori entro la fine dell'anno. L'importo è di circa un milione e seicento mila euro, un milione del Comune, il resto del Fondo Trieste.