Tram di Opicina: cantiere ancora fermo

Dovrebbero partire i lavori per il ripristino della storica trenovia ma nulla sembra ancora muoversi

Dovrebbero partire entro la prima metà di settembre i lavori per il ripristino del Tram di Opicina, fermo da quattro anni, dopo lo scontro frontale tra due vetture della storica trenovia.

I materiali per la sostituzione di due chilometri di binari e quattrocento traversine sono fermi nel deposito di Trieste Trasporti, a Prosecco, in attesa di essere assemblati e montati.

Luigi Fantini, ingegnere responsabile dei lavori, è prudente: "il condizionale è d'obbligo - avverte - la storia di questo tram è talmente minata da complicazioni che non mi sento di dare assicurazioni".

Croce e delizia dei triestini, dopo lo stop e l'inchiesta giudiziaria, la trenovia nata nel 1902 è stata vittima di continui annunci e dietrofront, tra complicanze burocratiche e discussioni con Roma. 

Alla fine l'appalto è stato affidato alla ditta bolognese "Fenix Consorzio Stabile", che si impegnerà a svolgere i lavori nell'arco di 120 giorni, per un costo di 888.376 euro, finanziati da Regione e Comune.

I lavori riguardano i segmenti tra la chiesetta di Cologna e la fermata di Banne e dall'Obelisco al deposito di Opicina. Verranno poi rifatti alcuni marciapiedi, più alti, per garantire una maggiore accessibilità al tram. Verranno eseguiti percorsi tattili per le persone ipovedenti, e delle rampe per i disabili.

Secondo le previsioni, il tram dovrebbe essere pronto per la primavera del 2021. Una volta ottenuto il nulla osta da parte dell'Ustif, braccio operativo del Ministero dei Trasporti, la trenovia potrà riprendere a sfrecciare da Opicina a Trieste. Turisti e triestini sperano.