Palestre chiuse. I gestori: "Ci sentiamo presi in giro"

Lo sport dilettantistico chiude. Stop a scuole di calcio, corsi di basket e pallavolo, fitness e piscine

Una settimana fa il compromesso che puntava a eliminare il "contatto" negli allenamenti. "Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive, sia individuali sia di squadra, svolti in ogni luogo". "Restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici".

Tradotto: la Serie A di calcio è salva, anche la B, C e la Serie D. Sotto, stop a tutti. I campionati regionali si fermano, anche le attività ludiche, quindi niente partitelle al parco. Basket che va avanti per la A1, A2 e B maschile e A1 e A2 femminile. I mille tifosi che avevano appena ripreso a frequentare gli impianti italiani resteranno fuori: porte chiuse negli stadi e nei palasport.

Sospese anche "l'attività sportiva dilettantistica di base, ossia lo sport dei ragazzi, le scuole e l'attività sportiva di avviamento agli sport di contatto, anche se aventi carattere ludico o amatoriale". Sospese quindi discipline come karate o pugilato, hockey e pallanuoto".

Il Dpcm però sta sollevando dubbi interpretativi su sport come il pattinaggio o il tennis, non di contatto ma che d'inverno vengono praticati al chiuso. In questo caso le federazioni sarebbero intenzionate ad andare avanti con l'attività, non soltanto per gli atleti di interesse nazionale.

"Ci sentiamo presi in giro", dice Roberto Bolelli, delegato regionale dell'associazione impianti fitness e sport. Un decreto che non tiene conto degli sforzi fatti dai titolare delle palestre e dei controlli che hanno evidenziato il rispetto dei protocolli, aggiunge, in un settore già molto colpito dal precedente blocco