Restrizioni, l'Iss frena il Fvg: "Indici ancora alti"

Brusaferro: contagi e vittime impongono ancora grande attenzione. L'Istituto boccia anche l'ipotesi di riapertura delle piste da sci

Serve ancora attenzione: il Friuli Venezia Giulia rimane zona arancione, alcuni indicatori sono da zona gialla ma sui dati degli ultimi sette giorni peggiora significativamente. A certificarlo è l'Istituto Superiore di Sanità: se è vero che l'Rt scende a 1,09, rimane molto alta l'incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti. La Regione, nei giorni presi in considerazione (dal 16 al 22 novembre) ha registrato 4.350 nuove positività, con un'incidenza sui 100 mila abitanti a 359, in crescita e superiore al resto del paese. Lo si può constatare anche comparando i dati con quelli della settimana precedente: il resto d'Italia migliora, il Friuli Venezia Giulia no.
L'Istituto Superiore di Sanità ha anche parlato dei dati di ospedalizzazione - la curva dei nuovi ricoveri si è appiattita -, e dell'aumento dei decessi che viene giudicato fisiologico visto che avvengono tra i 15 e i 20 giorni dal contagio: si prevede che le vittime scendano la prossima settimana.
E' presto insomma per sperare in misure meno restrittive, soprattutto per le festività che sono state state definite "in dimensione Covid". L'Iss (con il suo presidente Silvio Brusaferro, che ascoltiamo nel servizio) boccia anche l'ipotesi - lontana, in realtà - dell'apertura delle piste da sci prima di gennaio.