A Trieste la sperimentazione di un antiparassitario contro il covid

L'ivermectina sarà testata su 400 volontari tra ospiti e operatori di case di riposo. Si spera che possa bloccare la carica virale del SarCov2

Si chiama ivermectina ed è un farmaco antiparassitario molto usato in alcuni Paesi dell'America latina, dell'Africa e in parte dell'Asia come profilassi per prevenire malattie tropicali dai nomi strani come la cecità fluviale. In questi Paesi il covid avrebbe colpito meno che altrove tanto da attirare l'attenzione dei ricercatori.

L'ivermectina è stata così testata in laboratorio e ha dimostrato la sua azione antivirale contro il coronavirus. I risultati hanno dato il via da alcune sperimentazioni come quella coordinata dal Centro delle malattie tropicali di Verona su pazienti con sintomi non gravi. 

L'idea, infatti, sarebbe quella di usare questo farmaco prima che la malattia peggiori o addirittura per prevenire la sua insorgenza. Ed è proprio quello che si farà tra un paio di settimane a Trieste. L'università ha appena ottenuto il via libera dall'Agenzia italiana del farmaco per sperimentare l'ivermectina - su base volontaria - nelle case di riposo su anziani, ma anche su operatori che non sono malati di Covid.

A coordinare lo studio il professor Marco Confalonieri, lo pneumologo già autore del protocollo per l'uso del cortisone nei pazienti Covid.