Ritorno a scuola: a Trieste ingressi scaglionati in due turni

Lo ha decretato il tavolo fra prefetto, sindaci e assessori in vista della ripresa delle scuole il sette gennaio. I prossimi giorni si decide per le altre province

Ingressi scaglionati con almeno due turni, possibilmente facendo entrare a un'ora di distanza gli studenti di scuole diverse ma nella stessa zona. Trieste potrebbe organizzarsi così per la ripresa della scuola in presenza, il 7 di gennaio.

Nell'incontro di questo pomeriggio a scuola coordinato dal prefetto Valenti, che secondo il nuovo dpcm avrà la responsabiltà sul trasporto così come tutti i colleghi d'Italia, si sono confrontati i due assessorati competenti della regione, Trieste Trasporti e i dirgenti scolastici.

La richiesta dell'azienda è di tre turni, con ingressi tra le 8 e le 10; difficile da soddisfare, perché le scuole hanno problemi di organico e ci sarebbero criticità nel compilare orari che consentano il 75% delgli alunni in presenza come chiesto dal decreto del presidente Conte. La regione rispetterà il 50% di capienza dei mezzi, esortando chi non va a scuola a non utilizzarli durante le fasce orarie più critiche, tra le 8 e le 9 e le 13 e le 14.

L'incontro ha riguardato solo Trieste, ma analoghi ne sono previsti per le altre province: venerdì per Gorizia, lunedì per Udine e martedì per Pordenone. Il modello scelto per Trieste non è replicabile visto che è l'unico territorio dove il 97% del trasporto avviene con i mezzi urbani.

Per le tre province più estese dovrebbero essere invece affitatti almeno un centinaio di pullman da aziende private per ampliare il parco dei mezzi a disposizione: l'esigenza sarebbe vicina a quota 150, specie considerando che ci sono tratte molto più lunghe che impegnerebbero gli autobus per almeno 2 ore a tratta.