Il piano di Trieste per il rientro a scuola

Orari scaglionati tra le 8 e le 9. Aggregazione in poli scolastici degli istituti tra loro vicini. Obiettivo, concentrare le corse dei mezzi pubblici. La conferma del prefetto Valenti. Situazione ancora da definire nel resto della regione

L'unico - nelle quattro ex-province - ad avere una bozza di piano operativo condiviso per la riapertura a gennaio delle scuole superiori al 75% in presenza e con il trasporto studenti al 50% di capienza è il prefetto di Trieste.

Al termine del nuovo incontro con ufficio scolastico regionale, TPL FVG, ferrovie, sindaci, Regione e Ministero delle infrastrutture, Valerio Valenti si dice certo di riuscire a chiudere la partita entro il fine settimana al più tardi lunedì: si è deciso per gli ingressi scaglionati su due turni.

«Due fasce orarie, alle 8 e alle 9, per l'ingresso nelle scuole superiori» conferma il Prefetto ai nostri microfoni «e di conseguenza, anche due fasce orarie per l'uscita. Deciso anche il raggruppamento in poli scolastici di istituti che sono vicini tra loro, e - all'interno di questi poli - l'ulteriore suddivisione degli ingressi a trenta minuti di distanza, per poter concentrare in questi orari un maggior numero di corse.»

Nei prossimi giorni il piano sarà integrato con le scuole slovene che in prima battuta, per una svista, non sono state coinvolte; e ne sarà subito data comunicazione a tutte le scuole e famiglie.  Previsto anche il monitoraggio del funzionamento del piano nei primi 15 giorni dall'avvio. 

Ancora al lavoro - invece - i Prefetti delle altre province i cui territori (a differenza di Trieste, che è servita dal solo trasporto urbano) sono più ampi e necessitano di una pianificazione più complessa. 

Per Udine si punta sugli ingressi scaglionati alle 8 e alle 10: per il prefetto Ciuni è l'unica via praticabile al contrario del potenziamento dell'extra urbano proposto dai presidi che forse non sarà necessario. Ciuni conta di poter giungere ad una sintesi entro venerdì. 

Stessa situazione al tavolo avviato dal prefetto di Gorizia Marchesiello, dove APT ha dato la massima disponibilità a lavorare su due turni e a potenziare i mezzi, ma dove manca ancora la condivisione col mondo della scuola e la certezza delle risorse. 

A Pordenone si è deciso invece di lasciare invariato l'orario di ingresso per tutti, fa sapere il prefetto Lione, e di potenziare il servizio trasporto con 30 mezzi in più attraverso il ricorso ai privati finanziato da fondi statali. Resta da definire come evitare gli assembramenti in entrata ed uscita dalle scuole. Nodo che sarà affrontato ad un nuovo incontro in programma martedi prossimo.