Burocrazia di traverso sui binari del tram di Opicina

Dopo i lavori serve il via libera del ministero e il pronostico è che il tram tornerà a circolare solo a quasi cinque anni dal frontale del 2016

Se tutto va bene, si comincerà quando i lavori dovevano già essere finiti. "Conclusione: 12 gennaio 2021", si legge sulla tabella del cantiere per la trenovia. Cartello che troviamo nei pressi del santuario di Monte Grisa, dov'è stato ricavato un deposito temporaneo per il materiale.
Invece tra una settimana l'impresa che dovrà eseguire l'opera dovrebbe appena portare in città i macchinari per rifare i marciapiedi fra Obelisco e Opicina, uno dei capitoli dell'appalto.

In questo gioco dell'oca che è da quattro anni e mezzo il tram di Opicina, la fermata non è mai a richiesta, è sempre a sorpresa. L'ultima, dopo l'aggiudicazione dell'appalto, è stata insolitamente lunga. Appalto vinto dalla Fenix di Bologna con un ribasso di quasi il 20 per cento, e poi girato in subappalto alla Vitale One di Teverola, provincia di Caserta.

Accadeva ad aprile e ci si immaginava finalmente una strada in discesa dopo i mille intoppi precedenti, invece un imprecisato iter per il subappalto ha dilatato i tempi. Ora i rinvii sono finiti, dice l'ingegner Luigi Fantini, responsabile del Comune per il procedimento, che spiega: il titolare della ditta casertana, venuto a Trieste, ha dato le sue rassicurazioni e nei prossimi giorni fornirà la nuova tempistica.


La parte più complessa è il rifacimento delle tratte dissestate, dove dovranno essere sostituite le vecchie traversine in legno. Erano previsti quattro mesi di lavori, ora l'amministrazione chiederà di correre. Certo scatteranno delle penali che faranno risparmiare al Comune un po' dei circa 720 mila euro. Poi bisognerà aspettare il via libera del ministero per la ripresa dell'esercizio. Il pronostico è il tram tornerà a circolare a quasi cinque anni dal drammatico frontale del 2016.