Contagi Covid sul lavoro, 2700 denunce all'Inail lo scorso anno

Oltre la metà delle denunce nel trimestre ottobre-dicembre. La sanità il settore più colpito. IL virus ha causato anche due infortuni mortali sul lavoro

Più di 2700 le denunce di infortunio sul lavoro da Covid al 31 dicembre scorso in FVG. Circa il 2% delle segnalazioni totali in Italia e il 23% di quelle pervenute all'Inail nel 2020. A rilevarlo l'ultimo monitoraggio dell'ente pubblico che rispetto al precedente, al 30 novembre, segna un incremento di 912 casi, quasi il 51% in più. Numeri di poco superiori ai nazionali con un'intensità maggiore proprio negli ultimi tre mesi dell'anno, complice la seconda ondata a impatto più forte della prima anche in ambito lavorativo. Una improvvisa impennata che preoccupa quanto l'andamento di questo inizio 2021. Il notevole aumento riguarda tutte le province, più intensamente Pordenone con in testa Udine che supera anche Trieste. 

La sanità il settore più colpito: dagli infermieri proviene quasi l'80% delle denunce di infortunio. Seguiti da ausiliari, fisioterapisti e tecnici di radiologia; diversi i contagiati sul lavoro anche tra i medici, eccetto quelli di medicina generale con assicurazione propria. Denunce di infortunio da Covid anche da addetti di servizi di pulizia, ristorazione e alberghi, commercio, impiegati amministrativi, ausiliari della scuola, insegnanti, parrucchieri, centri benessere. Il 74, 2% delle segnalazioni di contagio da lavoratrici donne. Sono uomini invece le prime due vittime del Covid sul lavoro in regione, nel settore trasporti a Pordenone e nella sanità a Trieste. Allarmano intanto anche i gravi postumi derivati dalla malattia, di questi giorni la proposta alla regione di una azione comune per attivare percorsi di riabilitazione a 360 gradi, avanzata dall'Inail che richiama tutti sull'importanza della prevenzione .



(Nel servizio Fabio Lo Faro, direttore Inail Fvg)