La Corte di Giustizia Europea conferma lo sconto carburanti

Accolta la posizione della regione Friuli Venezia Giulia: non si tratta di riduzione di accise, ma di sostegno agli automobilisti

La Corte di Giustizia europea ha dato ragione al Friuli Venezia Giulia nel contenzioso con la Commissione Europea sulla benzina a prezzo scontato. La magistratura comunitaria ha stabilito che il contributo grazie al quale benzina e gasolio erogati ai residenti in regione sono calmierati, non può definirsi come riduzione delle accise previste.

Ha prevalso la tesi secondo la quale il sostegno va all'automobilista, e non al benzinaio, e comunque non per rimborsare le tasse statali.

Parla di "Vittoria del Friuli Venezia Giulia e dell'Italia in Europa", l'assessore all'Energia Fabio Scoccimarro. "lo sconto non viola la normativa europea in quanto non incide sulle accise, crea un vantaggio ambientale evitando il turismo del pieno, crea un risparmio per i nostri cittadini, fa respirare il settore e le tasse restano sul territorio".

Per resistere in giudizio l'avvocatura della Regione aveva preparato una memoria con la quale gli avvocati dello Stato sono intervenuti a Lussemburgo.

La pronuncia mette al riparo da attacchi legali anche l'attuale regime di super sconti, prorogato di mese in mese, e che prevede per l'Area 1, quella più prossima al confine con la Slovenia, un contributo di 29 centesimi per la benzina e di 20 centesimi per il diesel.