La memoria dell'esilio ritorna al Magazzino 26

In questa nuova sede le suppellettili dei profughi ora esposte al vicino Magazzino 18, ma anche quanto allestito nel museo di via Torino. Verso la nascita di un nuovo polo museale: arriveranno anche il Museo del mare e quello di Storia naturale

Entro l'estate le masserizie degli esuli istriani conservate nel Magazzino 18 saranno visitabili nella nuova collocazione nel vicino Magazzino 26, sempre nell'area del Porto Vecchio di Trieste.

Sancito il passaggio di consegne da parte dell'Ufficio lavori pubblici, il secondo piano della struttura è destinato a diventare sede del nuovo Museo comunale della civiltà istriana fiumana e dalmata: l'attuale sede in via Torino rimarrà la casa degli uffici dell'Irci, l'istituto regionale per la cultura istriano fiumano dalmata.

Nel nuovo museo saranno trasferiti anche gli oggetti finora esposti - ma visitabili solo in occasioni speciali in visite guidate su prenotazione - nel Magazzino 18.

L'obiettivo, ha spiegato Franco Degrassi, presidente Irci, sarà quello di ricreare l'atmosfera che si vive nel Magazzino 18.

L'operazione si inserisce in più vasto progetto del Comune che vedrà diventare il Magazzino 26 il principale polo museale cittadino: oltre alla nuova sede dell'Immaginario scientifico da poco inaugurata, sarà allestito nell'edificio anche il nuovo Museo del mare che ingloberà anche il Museo di storia naturale e sarà poi temporaneamente trasferito il Museo del mare di Campo Marzio.


Nel servizio le interviste a Franco Degrassi, presidente Irci, e Laura Carlini Fanfogna, responsabile biblioteche e musei del comune di Trieste