Partite IVA in calo del 12 per cento

Nell'anno del covid crolla la ristorazione, male anche sport e spettacoli

Poche le luci e diverse le ombre nell'indagine sulle partite Iva in regione elaborata dall'istituto ricerche economiche e sociali FVG, che fotografa gli affari nel 2020 di ditte individuali, lavoratori autonomi e professionisti come commercialisti e architetti oltre alla società di capitali.

Sul lato positivo, va notato che la perdita di mille attività a livello territoriale - a fronte di una diminuzione del 12% rispetto al 2019 - è meno penalizzante del "-14.8%"  della media nazionale. 

Un altro dato favorevole riguarda Gorizia, che - unica in Italia oltre a Treviso e Verona -  registra un incremento di 30 attività  e una crescita del 3.6% ed è così tutto il contrario di  Udine, in cui si contano 560 attività in meno e un calo del 15.2%. Stessa percentuale di decrescita per Pordenone, a fronte però di una perdita di 324 partite Iva, mentre  Trieste riporta un indebolimento contenuto all'8% con 141 attività in meno. 

C'è poi un aspetto brillante nell'analisi dei settori, perché la predominanza di attività scientifiche e tecniche rispetto al commercio denota modernità, così come l'aumento degli attivi in sanità e assistenza sociale. 

Da qui però inizia la discesa, perché va sottolineato come la situazione territoriale segni una battuta d'arresto dopo 4 anni caratterizzati da cifre in aumento. 
 
Pesanti poi le perdite per bar, alberghi e ristoranti, in cui è scomparso un terzo degli attivi, e lo stesso va detto per le attività immobiliari e l'istruzione. Quasi dimezzate poi le attività di sport e spettacoli, e cupa la situazione  femminile per la decrescita del 15% rispetto al -10% degli uomini.