Dante, l'esilio, la solitudine, il capolavoro

Per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, l'omaggio degli attori del Rossetti di Trieste e del Teatro Nuovo Giovanni da Udine

"I primi versi della "Commedia", letti dal graticcio sopra il palco del Teatro Rossetti. Il punto di partenza ideale di un video che mette in relazione la Trieste deserta del confinamento con la solitudine di Dante negli anni dell'esilio. 

A recitare gli attori della Compagnia stabile del Rossetti, che si spostano dal teatro, alla Grotta gigante, alla cava romana, al Castello di Miramare.  Ma che, per incontrare "l'amor che move il sole e l'altre stelle" nel teatro ritornano. Il modo scelto dal direttore artistico Paolo Valerio per individuare nel palcoscenico uno dei luoghi della rinascita, quando da questo inferno saremo fuori.

E l'omaggio a Dante, sulla rete, viene anche dal Teatro Nuovo Giovanni da Udine: tre podcast audio dedicati all'Inferno, al Purgatorio e al Paradiso, con le voci di Giuseppe Bevilacqua, responsabile del progetto artistico, Serena Costalunga e Gianni Nistri, il commento critico di Domenico De Martino, e i suoni del pianoforte di Matteo Bevilacqua e del Coro polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro.