Ricerca: alla Sissa di Trieste il via al nuovo anno accademico

La denuncia del direttore Ruffo: "Italia incapace di valorizzare il talento dei giovani"

Era l'eccellenza scientifica, il tema del discorso di Stefano Ruffo, direttore della Scuola internazionale superiore di studi avanzati, all'inaugurazione dell'anno accademico.

Un tema declinato come un atto d'accusa verso il sistema accademico italiano. "Il vero male del nostro Paese è l'incapacità di valorizzare il talento, soprattutto quello dei giovani e delle donne", ha affermato. E questo provoca la fuga di menti brillanti: "Il nostro sistema universitario è percepito come chiuso e impermeabile dai giovani italiani e stranieri".

L'eccellenza dunque: si persegue, ha effermato Ruffo nella cerimonia via streaming, incardinando il sistema attorno a due valori: il merito e l'equità: selezionare i giovani migliori senza privilegiare quelli provenienti dalle famiglie più agiate".

Sulla necessità di aumentare gli investimenti in didattica e ricerca il messaggio della ministra dell'Università Maria Cristina Messa: "All'Italia servono 45mila ricercatori per metterci al passo con gli altri Paesi europei; dal 2013 la spesa è calata continuamente".

In 42 anni la Sissa ha formato quasi 1500 ricercatori, un terzo stranieri, molti asiatici. E' una delle migliori Istituzioni in Europa. Alla cerimonia ha partecipato Eveline Crone, vice-presidente del Consiglio europeo della ricerca, dal quale la Scuola ha ottenuto 25 progetti.

I nuovi progetti attivati riguardano l'emergenza pandemia.

Nel servizio Stefano Ruffo direttore della Sissa di Trieste