Aumenta il sommerso come effetto della pandemia

Secondo la Cgia Mestre ci sono camerieri che, in attesa delle riaperture, si sono improvvisati artigiani o addetti alle pulizie; si stima che gli abusivi siano il 10 per cento del totale


Le ricadute della pandemia sull'economia sommersa sono destinate ad aumentare. Ad affermarlo il centro studi della Cgia di Mestre che pronostica un anno d'oro per il lavoro nero nel 2021. A chi ha perso il lavoro definitivamente si aggiungono i disoccupati provvisori, dipendenti delle numerose attività ferme per le chiusure imposte dalla zona rossa. 

Secondo la Cgia ci sono camerieri che, in attesa di tornare ad esercitare la propria professione, si stanno improvvisando muratori, pittori, idraulici, giardinieri o addetti alle pulizie, eseguendo piccoli lavori pagati poco e in nero.

L'elaborazione di dati Istat relativi al 2018 afferma che in Friuli Venezia Giulia, il 10% dei lavoratori operava abusivamente, generando un Pil in nero di 1 miliardo e 3. Per non peggiorare la situazione, anche sul fronte del contenimento della pandemia, la Cgia ritiene urgente l'allentamento delle misure di chiusura.