Festa della Polizia, i numeri nell'anno del Covid

In calo generale i delitti contro il patrimonio e la persona, aumentati quelli sul web: a Udine circa 300 fra truffe e frodi informatiche

169 anni di storia, dalla fondazione il 10 aprile del 1852, per la Polizia di Stato che festeggia con l'hashtag #essercisempre. Presenza costante premiata dal capo dello Stato Mattarella che ha insignito la bandiera della Polizia di Stato della Medaglia d'oro al merito civile, per il decisivo contributo assicurato, anche nelle fasi più drammatiche, per la coesione del Paese.

In regione, negli scorsi 12 mesi di emergenza sanitaria, restrizioni e lockdown, sono calati in generale i delitti contro il patrimonio e contro la persona, ma sono aumentati quelli sul web. E poi, novità nella sua storia di un secolo e tre quarti, l'impegno nel controllare il rispetto delle regole anti Covid e l'intercettazione delle situazioni che rischiano di diffondere ancora di più la pandemia.

Su questo fronte, a Trieste, gli operatori della Polizia di Stato hanno controllato oltre 100 mila persone e 11 mila locali in un anno. La "situazione criminale" è stata caratterizzata da una serie di reati predatori e in materia di droga. Significativa l'incidenza di reati contro la persona, che ha visto la commissione di alcuni tentati omicidi. Complessivamente nel capoluogo regionale, per reati vari, sono state arrestate nell'ultimo anno 158 persone e denunciate più di 3 mila.

Calati i reati anche a Pordenone, dove la polizia ha effettuato 40 arresti e 1.200 denunce gestendo quotidianamente una media di 34 chiamate di soccorso. Nella destra Tagliamento si è registrato un solo omicidio: l'uccisione, il 26 novembre dello scorso anno di una 34 enne accoltellata dal compagno.

179 le persone arrestate dalla polizia nella provincia di Udine, dove si sono registrati 1800 reati, di cui 300 tra frodi e truffe informatiche. Gorizia ha fatto registrare un calo del 3,5 per cento dei reati, che in numero assoluto sono stati poco meno di 4 mila. Importante l'impegno, nell'Isontino, sul fronte dell'immigrazione: la Polizia di frontiera terrestre ha controllato oltre 45 mila persone.