Più fondi per i ristori

La Regione ha stanziato altri sette milioni di euro che consentono di allargare la platea di chi può accedere ai contributi

Settanta milioni di euro in tutto finora. Sono i ristori a fondo perduto che la Regione sta mettendo a disposizione, da un anno a questa parte, delle categorie economiche colpite dalla pandemia. La giunta ha messo sul piatto gli ultimi 7 milioni aprendo a nuovi beneficiari.

Si tratta di nuove attività nate nel 2020, e poi i liberi professionisti, e, ancora, nuovi codici ateco che vanno dalla produzione cinematografica agli istruttori di danza. Questi soggetti potranno fare domanda dal 29 aprile. Intanto da martedì comincia la liquidazione della terza tranche di ristori, ad appena una ventina di giorni dalla chiusura dei termini per le domande.

Gli aiuti della Regione si sommano, in molti casi, ai ristori nazionali. Imperativo sostenere il tessuto economico. Un occhio di riguardo ad uno dei settori trainanti in regione, quello del turismo, con alcune categorie riproposte più volte nei bandi e che quindi hanno ricevuto contributi a più riprese. I maggiori beneficiari sono stati gli alberghi, con singole attività che hanno ricevuto 20mila euro, seguiti dalle agenzie di viaggio, oltre 13mila euro, le discoteche 12mila, i ristoranti quasi 6mila, i bar 5mila.

La Regione ha ristorato a più riprese anche altri settori come quello del catering, le cui aziende hanno ricevuto fino a 4mila 500 euro, poco più di palestre e piscine. Dai 3mila 300 ai 3mila euro quanto hanno ricevuto i singoli titolari di attività di organizzazione di feste, corsi sportivi, estetisti e parrucchiere. 2mila euro, sommando tre tranche, sono andati ad ogni singolo tassista titolare di partita iva.