Speranze di zona arancione per metà aprile mentre si continua a vaccinare

Quasi 2500 somministrazioni tra Pordenone e Udine. A Trieste meno di 200 nella fascia 70-79 anni. Un'occasione che molti hanno colto al volo

Le regioni chiedono un piano per le riaperture, compatibilmente con i dati dell'epidemia, e ne discuteranno direttamente con il presidente del consiglio Mario Draghi giovedì mattina, in un incontro che all'ordine del giorno ha comunque un punto a cui i presidenti tengono molto, il piano nazionale di ripresa e resilienza.

La possibilità per il Friuli Venezia Giulia di tornare in zona arancione entro metà aprile si fa intanto sempre più concreta. I nuovi contagi sono in calo di un terzo su base settimanale: la proiezione indica una traiettoria sotto i 250 casi per centomila abitanti, lo spartiacque fissato dal decreto per la zona rossa automatica.

Il piano per le riaperture è strettamente legato alla capacità di vaccinare. A giorni è attesa una nuova pronuncia dell'Ema sull'Astrazeneca, per il quale potrebbe essere fissata una età minima di somministrazione, sulla scia di Francia e Germania.

Il Friuli Venezia Giulia ha ripreso la campagna, dopo la pausa pasquale, con quasi 2500 somministazioni tra Pordenone e Udine. A Trieste meno di 200 le iniezioni programmate a Pasquetta nella fascia 70-79 anni. Un'occasione che molti aventi diritto hanno colto al volo

Le vaccinazioni a domicilio proseguono in tutto il Friuli Venezia Giulia, ma in Asugi si sta preparando una formula aggiuntiva: un nuovo sistema ibrido che prevede il trasporto degli anziani nei centri vaccinali con un mezzo messo a disposizone dall'azienda sanitaria, quando è possibile