Vaccini anche alla fascia dai 50 ai 54 anni, la regione ci sta pensando

Agende invariate per la seconda dose di Pfizer e Moderna

La regione è pronta ad aprire alla fascia d'età 50-54 anni già dalla settimana del 17 maggio, la successiva rispetto a lunedì 10, quando chi ha un'età compresa tra i 55 e i 59 anni potrà prenotarsi per il vaccino anticovid.

Lo ha anticipato il vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi. I tempi dell'allargamento a tutti gli ultra 50enni dipendono anche dalla risposta dei 100 mila della fascia 55-59 anni, categoria a cui sono riservati al momento in via preferenziale i vaccini a mRNA, Pfizer o Moderna.

I segnali da chi soffre di determinate patologie e ha meno di 60 anni non sono incoraggianti: ha preso un appuntamento solo un quarto della platea stimata di 77 mila persone.

L'invito della regione, inoltre, è a coloro che avevano già avevano già fissato un appuntamento tra la seconda parte di maggio e giugno: possono anticiparlo, andando nelle farmacie abilitate oppure ai cup o o chiamando numero unico regionale. Capita che ci siano buchi di agende, stiamo somministrando meno dosi di quelle che potremmo, avverte Riccardi.

La struttura commissariale e il Ministero stanno ragionando sulla possibilità di utilizzare Astrazeneca e Johnson&Johnson in maniera sistematica anche sotto i 60 anni (si parla di un abbassamento della soglia a 50), ma la maggiore disponibiltà di Pfizer potrebbe rendere superflua questa ipotesi.

A maggior ragione perché a breve (non è stato stabilito ancora quando) il richiamo per i vaccini a mRNA passerà a 42 giorni. Ciò permetterà di espandere ulterioremente la capacità di somministrare le prime dosi.

Nulla cambia per chi ha già in attesa del richiamo: rimane invariato l'appuntamento preso direttamente al centro vaccinale, al 21esimo giorno per Pfizer, al 28esimo per Moderna. Mentre sul fronte delle restrizioni, il quadro per la prossiama settimana rimarrà invariato. Ci si attende una conferma della zona gialla, ancora in risalita l'indice rt a 0.78, ma è una crescita fisiologica quando il numero casi si stabilizza verso il basso