All'immaginario scientifico di Trieste un piccolo sincrotrone in miniatura
I visitatori potranno così scoprire di cosa si occupa una degli istituti di ricerca della città
Elettroni che corrono, quasi alla velocità della luce, all'interno di un anello: un sincrotrone non è facile da visualizzare ma da ora si potrà farlo, all'immaginario scientifico del porto vecchio di Trieste.
Una parte della macchina di luce di Elettra sarà a disposizione del pubblico nella nuova sede del magazzino 26, si tratta di un dispositivo appositamente adattato grazie anche alla collaborazione dell'Istituto Tecnico Volta in modo da poter simulare il suo reale funzionamento con cui si potrà interagire e grazie al quale si può capire come funziona questo centro di ricerca internazionale d'eccellenza specializzato nella generazione di luce di sincrotrone e di laser a elettroni liberi.
Un processo, quello di Elettra, che ha innumerevoli applicazioni, dall'identificazione di microplastiche negli organismi marini e di metalli pesanti assorbiti dalle piante ma che soprattutto consente di ricostruire tridimensionalmente alcune proteine, contribuendo così a comprendere l'azione di farmaci o terapie.
Non solo: grazie al sincrotrone possiamo scoprire le tecniche di restauro di un violino stradivari del 700 o i metodi di realizzazione di una collana dell'uomo di Neandertal.
Il nuovo exhibit va ad arricchire la parte dell'immaginario scientifico che illustra il sistema Trieste. All'incontro è intervenuta anche la neo presidente dell'area Science Caterina Petrillo, che ha sottolineato l'importanza di iniziative e luoghi come questo, per la cittadinanza e per avvicinare i giovani al mondo della scienza.
Una dimostrazione di quello che in FVG e, in particolare a Trieste, si può fare con la collaborazione di tutte le istituzioni e le imprese attive sul territorio
Una parte della macchina di luce di Elettra sarà a disposizione del pubblico nella nuova sede del magazzino 26, si tratta di un dispositivo appositamente adattato grazie anche alla collaborazione dell'Istituto Tecnico Volta in modo da poter simulare il suo reale funzionamento con cui si potrà interagire e grazie al quale si può capire come funziona questo centro di ricerca internazionale d'eccellenza specializzato nella generazione di luce di sincrotrone e di laser a elettroni liberi.
Un processo, quello di Elettra, che ha innumerevoli applicazioni, dall'identificazione di microplastiche negli organismi marini e di metalli pesanti assorbiti dalle piante ma che soprattutto consente di ricostruire tridimensionalmente alcune proteine, contribuendo così a comprendere l'azione di farmaci o terapie.
Non solo: grazie al sincrotrone possiamo scoprire le tecniche di restauro di un violino stradivari del 700 o i metodi di realizzazione di una collana dell'uomo di Neandertal.
Il nuovo exhibit va ad arricchire la parte dell'immaginario scientifico che illustra il sistema Trieste. All'incontro è intervenuta anche la neo presidente dell'area Science Caterina Petrillo, che ha sottolineato l'importanza di iniziative e luoghi come questo, per la cittadinanza e per avvicinare i giovani al mondo della scienza.
Una dimostrazione di quello che in FVG e, in particolare a Trieste, si può fare con la collaborazione di tutte le istituzioni e le imprese attive sul territorio