Flex, orizzonte incerto per i lavoratori

L'azienda specializzata in materiale elettronico attende gli sviluppi del tavolo al Mise. In 600 attendono la proroga della cassa integrazione

Prospettive nere per il futuro dei lavoratori della sede triestina della multinazionale delle telecomunicazioni Flex, specializzata in materiali elettronici. Cinquecento sessanta dipendenti, ai quali l'azienda non nasconde la presenza di occupati in esubero tra il quindici e il venti per cento.

Una situazione per ora tamponata dalla cassa covid e dal blocco dei licenziamenti che potrebbe però sfociare presto in una crisi. A pesare è il minor carico di lavoro richiesto da Nokia e la delocalizzazione della produzione a Timisoara

segue intervista a Antonio Rodà, segretario Uilm Trieste Gorizia 

I sindacati hanno indetto uno sciopero in piazza Unità il quattordici maggio, con l'intenzione di essere ricevuti dal presidente di Regione Fedriga e di poter portare la questione al Ministero per lo Sviluppo economico. Se gli esuberi non saranno scongiurati, i primi a farne le spese sarebbero ottantasette lavoratori in somministrazione che da anni lavorano in Flex

segue intervista a Nicola Dal Magro, segretario Nidil Cgil Trieste