Tutti d'accordo sul blocco dei licenziamenti fino a ottobre

In Friuli Venezia Giulia la crisi ha colpito soprattutto turismo e piccole imprese

La proroga per tutti i lavoratori del blocco dei licenziamenti fino ad ottobre è chiesta a gran voce dai sindacati confederali da tempo, ma ultimamente le possibilità sembra davvero concrete. E anche dal mondo imprenditoriale, arrivano voci in questa direzione.

Oltre agli incontri con il ministro del lavoro Orlando e negli ultimi giorni con il Presidente del Consiglio Draghi, la questione potrebbe essere affrontata nel prossimo decreto Sostegni con aiuti alle famiglie, lavoratori e imprese. Al momento, il blocco segue un doppio binario, e solo per una parte dei lavoratori arriva fino alla fine di ottobre. 

In Friuli Venezia Giulia, secondo i dati dei sindacati, la perdita di posti del lavoro è stata minima: in particolare, ha riguardato lo 0.4% dei giovani e lo 0.3% delle donne e non tutti i settori stanno attraversando la crisi: i più colpiti rimangono piccola industria, artigiani e il settore del turismo.

segue intervista a Renata della Rocca segretario Cisl udine 

Tendenzialmente, dice Michelangelo Agrusti presidente confindustria alto adriatico, sono favorevole al blocco dei licenziamenti fino a fine emergenza. Il corpo è ancora dolorante e non si possono aggiungere preoccupazioni. Va detto però, continua Agrusti, che il sistema industriale in Friuli Venezia Giulia ha il problema di reperire manodopera specializzata non di mandarla a casa.

Ma questo tempo di proroga, continua Agrusti, deve essere utilizzato per mettere mano ad una riforma degli ammortizzatori sociali ad un maggiore raccordo tra aziende e scuola università e formazione anche per chi un posto di lavoro ce lo ha già.